RLC sarà presente alla seconda edizione di Green Logistics Expo, Il Salone Internazionale della Logistica Sostenibile, il più importante appuntamento fieristico B2B italiano e internazionale organizzato da Senaf e dedicato alla logistica a 360 gradi, che si terrà dal 5 al 7 ottobre 2022 presso il polo fieristico di Padova.
Saremo presenti sia con un nostro piccolo stand al PAD. 8 STAND G200 che presso l’area dell’Unità Dimostrativa “Green Logistics Tour 360°” ospiti dell’Università LIUC di Padova dove vi saranno le nostre ed altre soluzioni ecosostenibili nell’ambito della logistica.
La fiera specializzata nel processing e packaging food e non food
Dal 3 al 6 Maggio avrà luogo, presso Fiera Milano-Rho IPACK IMA edizione 2022.
Un’offerta completa e trasversale nel processing e packaging, rivolta a tutta l’industria del largo consumo e beni durevoli. Tecnologie di ultima generazione e materiali innovativi in grado di coniugare design, sostenibilità ed efficienza produttiva.
RLC sarà presente presso il padiglione 10 stand G35, dove avremo l’occasione di presentare tutte le nostre soluzioniper il fine linea e la logistica destinate alle aziende che stoccano, movimentano e spediscono merci su bancali con un occhio attento al rispetto dell’ambiente e agli sprechi. Avremo anche una novità assoluta per noi: il film estensibile in carta
COSA PORTEREMO CON NOI
Antiscivolo liquido per sacchi, cartoni e fardelli. Dal 1979 la soluzione ecosostenibile per stabilizzare le confezioni sui bancali. Atossico, privo di solventi chimici aggressivi, a base acqua, crea una coesione tra le confezioni senza lasciare residui o rovinare le superfici. Grazie a GRIP FIX è possibile ridurre l’uso del film estensibile o lo spessore dello stretch hood.
Fogli antiscivolo per consolidare la merce sui bancali ed evitare che le confezioni scivolino. Il foglio antiscivolo viene posizionato in ogni strato proprio come si fa con una normale interfalda di cartone. Grazie al grip antiscivolo presente su entrambe le facce del foglio, le confezioni non scivolano dal bancale. I fogli antiscivolo possono essere anche nella versione fogli anti umidità, fogli antiscivolo adesivi per pallet in plastica o altre applicazioni, foglio antiscivolo per alimenti.
Air bag per container: grossi sacchi gonfiabili per bloccare la merce su container. Gli air bag si gonfiano e vanno a colmare lo spazio tra i bancali in modo da consolidare il carico evitando danni durante il trasporto e proteggendo le merci.
Coperte termicheper palletanche su misura. Le nostre coperte termiche in materiale accoppiato che garantiscono la protezione della merce dal freddo e dal caldo. La copertura per pallet è come un cappuccio per la merce, una sorta di liner per bancali che copre completamente la merce e ne evita il deperimento durante il trasporto. Abbiamo anche coperte termoisolanti ad altissima efficienza utili per merci che viaggiano in condizioni di rischio elevato. Grazie alla possibilità di realizzare coperture su misura, lo stesso materiale adottato per le coperte termiche può essere utilizzato per la realizzazione di fodere per container, in questo modo è possibile proteggere la merce dal caldo e dal freddo nell’intero container, senza ricorrere a singole coperte termiche. Coperte e fodere proteggono anche da umidità eccessiva, cattivi odori e muffe.
Sali disidratanti: sacchetti di cloruro di calcio e amido che catturano l’umidità, presente nel container o nelle scatole, evitando danni alle merci. I sali assorbi umidità sono ideali per evitare molteplici problematiche quali per esempio: Etichette che si staccano, proliferazione di insetti, formazione di grumi, formazione di muffe, collasso dei bancali, deformazione delle confezioni, danni da corrosione, alterazione dei sapori, alterazione degli odori e molto altro.
Speciali angolari con i quali è possibile sovrapporre bancali altrimenti non sovrapponibili.
GRANDE NOVITA’
In fiera avremo l’occasione di presentarvi anche il nostro nuovo prodotto: il film estensibile in carta per un minimo impatto sull’ambiente.
Vi aspettiamo quindi al nostro stand per darvi maggiori informazioni.
Dopo il già duro colpo alle tariffe per il nolo dei container, la comparsa di altri casi di Covid-19 in Cina ha causato la chiusura parziale del terzo porto per container più trafficato del mondo: Ningbo nella regione di Zhejiang. La situazione sta peggiorando la congestione in altri importanti porti cinesi, poiché le navi si allontanano da Ningbo a causa dell’incertezza sulla durata delle misure di controllo del virus in città.
Nella vicina Shanghai e a Hong Kong, la congestione è di nuovo in aumento dopo essere diminuita grazie della riapertura del porto di Yantian a Shenzhen, chiuso a maggio per un focolaio separato.
I principali porti per container stanno registrando un aumento della congestione in Asia.
Fonte: Bloomberg, IHS Markit, Genscape Nota: La congestione è definita come il numero di navi ancorate diviso per la somma di navi ancorate e ormeggiate. La variazione netta della congestione mostra la variazione della congestione attuale meno la congestione mediana da aprile ad agosto. “Navi”somma tutte le navi all’ancora, comprese quelle in transito.
Il terminal di Meishan al porto di Ningbo è stato chiuso dopo che un lavoratore portuale è stato infettato dalla variante delta del Covid-19. Il terminal rappresenta circa un quarto della capacità dell’intero porto. Se una riapertura graduale inizierà questa settimana (33^ 2021) per affrontare l’arretrato, potrebbe essere possibile una piena ripresa delle operazioni entro l’inizio di settembre.
Le più grandi compagnie di navigazione del mondo, tra cui AP Moller-Maersk A/S e CMA CGM SA, stanno saltando il porto di Ningbo dopo la chiusura. Le società preferiscono dirottare le spedizioni verso altri porti piuttosto che aspettare fuori Ningbo per un periodo di tempo sconosciuto mentre l’epidemia di Covid-19 continua.
Fonti: Bloomberg, IHS Markit, Genscape, John Hopkins University Nota: dati da aprile ad agosto basati su 55 osservazioni del traffico portuale per navi portacontainer nell’area di ancoraggio condiviso al largo di Shanghai e Ningbo. Non tutti i giorni disponibili.
“Sappiamo che l’arretrato sta aumentando e la congestione sta peggiorando”, ha affermato Dawn Tiura, CEO dell’associazione del settore della logistica Sourcing Industry Group . “L’interruzione tra i porti è assolutamente correlata. Se stai acquistando merci che hanno origine o si spostano attraverso la Cina, devi aumentare i tempi di consegna o trovare un’altra fonte di approvvigionamento“.
Il settore delle spedizioni è stato afflitto da interruzioni quest’anno che hanno creato ritardi nelle catene di spedizione globali e portato le tariffe di trasporto a livelli record. I problemi hanno spaziato da una mega nave bloccata nel Canale di Suez a marzo a epidemie di virus nel sud-est asiatico e in Cina che riducono la produttività nei porti.
L’arretrato si è esteso attraverso l’Oceano Pacifico fino al porto di Long Beach a Los Angeles, dove più di 30 navi erano in attesa di entrare in porto per lo sbarco. Altrove nel sud-est asiatico, le navi ancorate al largo dei due maggiori porti del Vietnam sono salite a sei sopra la mediana.
“La maggior parte dei porti sta già subendo congestioni o ritardi, quindi qualsiasi volume aggiuntivo e non soddisfatto aumenterà la pressione”, ha affermato Heaney di Drewry.
Articolo di Kevin Varley e Ann Koh con l’assistenza di Yujing Liu
Come vengono misurate le performance di assorbimento dei sali igroscopici a gel? Ecco alcuni dati interessanti delle misurazioni effettuate in un’apposita camera a temperatura ed umidità controllate.
AbsorGel® è sviluppato per catturare il vapore acqueo e legarlo in un gel, che non cola. Contiene CaCl₂ (cloruro di calcio) per l’assorbimento e un amido modificato per gelificare l’acqua.
Absortech fornisce la seguente dichiarazione di assorbimento: • In condizioni reali AbsorGel® assorbe fino al 250% del suo peso: 1 kg AbsorGel® assorbe 2,5 litri di acqua. • Nella camera climatica AbsorGel® può assorbire il 400% e oltre. • Tipicamente, AbsorGel® assorbe circa 8-12 volte di più del peso equivalente di argilla e gel di silice.
Prestazioni di AbsorGel® rispetto all’argilla/gel di silice nella camera climatica. • AbsorGel® assorbe il 325% con prestazioni di circa 13 volte maggiori rispetto all’argilla o al gel di silice. • In condizioni reali le prestazioni medie sono fino al 250%. Test effettuato su vari tipi di merce in varie condizioni.
Prestazioni di CaCl2 puro in camera climatica. • Il livello di RH% (umidità relativa) ha un impatto significativo. • Assorbimento del 500% a RH costante 90%, 830% a RH costante 95%… Questi livelli non saranno raggiunti in condizioni reali.
Si sono da poco concluse le prime fasi dei lavori di restauro conservativo dell’Arena di Verona inerenti molte zone dell’anfiteatro romano: gradinate, arcovoli, gallerie e molto altro. Il progetto, per il quale sono stati stanziati 14 milioni di Euro, durerà circa quattro anni.
Per quanto concerne il lavoro di restauro delle gradinate, le ditte Lares (www.lares-restauri.it), Lithos (www.lithosrestauri.com) e Rws (www.rwsrestauro.it) sono state impegnate in questa prima fase dall’autunno 2020 fino alla primavera del 2021 per recuperarne lo splendore originale, il lavoro non si è ancora concluso, ma cede il passo alla stagione lirica per poi riprendere il prossimo autunno.
Le ditte di restauro delle gradinate, si sono trovare di fronte alla problematica delle bassissime temperature della città veneta già dai primi mesi autunnali ed alle piogge di mezza stagione. Grazie alle coperte termiche, fornite in esclusiva da RLC e prodotte in Svezia dalla società Combitherm, sono riuscite a mantenere le delicate malte e i conci lapidei lontano da acqua e freddo estremo evitando danni irreversibili.
La coperta termica per edilizia è prodotta con un materiale isolante denominato Polywool, costituito da fibre di PET riciclato al 78%, ad elevate prestazioni isolanti. Resistente e robusta, riciclabile e resistente all’acqua, è il prodotto ideale per qualsiasi tipo di costruzione edilizia che necessita di protezione.
La Transizione 5.0, introdotta con Decreto Legge n. 19/2024, ha previsto all’articolo 38, facente parte del “Capo IX – Disposizioni urgenti in materia di investimenti”, agevolazioni fiscali a “tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato e alle stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti”.. “indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa, che negli anni 2024 e 2025 effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici”.
BAG FIXTM rientra tra i dispositivi che consentono di ridurre i consumi energetici grazie alla riduzione del film.
Plastic Tax
Dal primo Luglio 2026 entrerà in vigore la Plastic Tax che prevedrà l’introduzione di una tassa di0,45 centesimi per ogni chilogrammo di materiale plastico fabbricato.
L’elenco delle materie plastiche coinvolte viene specificato nella lista dei così detti “Macsi”: manufatti in materiale plastico con singolo impiego. “Sono considerati Macsi i fogli, le lastre, le preforme, le bottiglie, i tappi, i contenitori, i coperchi, i sacchetti, le borse, gli imballaggi, i film, le pellicole e in ogni caso tutti gli altri manufatti polimerici, sagomati o sagomabili, idonei a costituire involucro o parte di involucro di merci o di prodotti alimentari.”
A pagare saranno il fabbricante o il committente; per quelli prodotti all’interno dell’Unione Europea, l’acquirente, nel caso di vendite B2B, o il venditore, nel caso di vendite B2C a consumatori finali; l’importatore per quanto prodotto da altri paesi.
Grazie alla netta riduzione dell’uso del film estensibile, o dello spessore dello stretch hood, GRIP FIXTM e GRIP SHEETTM possono essere un valido aiuto alla riduzione della Plastic Tax.
Ex istruttore di tennis che si è unito a Endupack nel 1990 come apprendista, Frédéric Demonfort è cresciuto insieme all’azienda, diventando amministratore delegato nel 2007, poi presidente due anni fa. Aveva quindi raccolto una grande sfida assumendo il controllo dell’azienda. Alla fine del 2020, c’è un’altra grande sfida che lo attende: l’avvio dei lavori per la costruzione di un nuovo stabilimento nella business area Maison Rouge, a ridosso dell’autostrada A28, a Bosrobert.
Endupack rendering 3d della nuova sede
Dopo la convalida della licenza edilizia a settembre e l’acquisto del terreno a fine ottobre, i lavori sono iniziati giovedì scorso (19/11/’20). “Parliamo di questa mossa da quattro o cinque anni“, dice Frédéric Demonfort. “L’attuale sito a Pont-Authou è diventato obsoleto, con officine ed edifici separati che non erano più conformi agli standard. Avevamo raggiunto i limiti in termini di capacità produttiva. Era davvero necessario operare in un edificio più moderno che soddisfacesse criteri internazionali.“
L’attuale sito situato a Pont-Authou era inizialmente dedicato al business tessile, per le coperte da letto vendute nei grandi supermercati. L’ex presidente Bernard Agnan aveva rilevato la società Delaporte che è andata in amministrazione controllata. “Voleva raddrizzare l’attività tessile pur essendo innovativo a livello di packaging e diversificando i clienti“, afferma il suo successore.
Nasce in questo momento il concetto che ha reso Endupack un successo: la creazione di un foglio antiscivolo che, posto tra due strati di confezioni, evita che le scatole scivolino durante il trasporto su pallet.
Endupack nuovo sito visto dall’alto, rendering 3d
“Sono arrivato in quel momento, non avevo alcuna esperienza lavorativa, ma Bernard Agnan cercava qualcuno combattivo per avviare questa attività”, spiega Frédéric Demonfort. “Il primo cliente ha ordinato 500 fogli, poi l’attività è cresciuta mese dopo mese con clienti abituali”.
La parte tessile non riacquistò il vigore sperato e fu venduta nel 1993. Gli imballaggi protettivi, invece, aumentarono le vendite. “Abbiamo lanciato una nuova generazione di interfalde nel 1995, dovevano essere effettuati investimenti e avevamo una visione globale creando una rete di distributori esclusivi in più paesi possibile”, aggiunge Frédéric Demonfort.
I mercati si stavano aprendo in Europa, poi nei primi anni 2000, in Nord America, Asia, Australia … Con clienti prestigiosi come Nestlé e Procter & Gamble. “Vendiamo oggi in 52 paesi, l’80% della nostra attività viene esportata, di cui il 30% fuori dall’Europa”, spiega il manager. Il numero di macchine ha continuato a crescere, costringendo l’azienda a pensare alla sua espansione. Altri due sono stati addirittura acquistati in previsione del nuovo edificio a Bosrobert. Quest’ultimo sarà di 6.400 m², rispetto ai 5.000 attualmente a Pont-Authou, e faciliterà notevolmente i flussi logistici. “In termini di costi, ciò rappresenta una grande differenza, ma i guadagni di produttività saranno molto migliori”, afferma Frédéric Demonfort. “Potremo ottenere nuovi mercati, è l’essenziale strumento per il nostro sviluppo. “
Frederic Demonfort Endupack produttore di fogli antiscivolo
Il presidente si è unito a due soci quando ha rilevato l’azienda nel 2018, uno canadese e uno olandese. Due persone con competenze complementari, nelle quali ha piena fiducia. “Non sono lì solo quando le cose vanno bene, hanno la capacità di fare un passo indietro. Abbiamo attraversato turbolenze, la nostra relazione è stata dimostrata in passato. Per me era importante essere circondato da persone che partecipano a queste sfide. “
Endupack, che conta 35 dipendenti, ha assunto il 10% in più di personale nel 2020. La sede di Bosrobert, a 7 km di distanza, avrà il vantaggio di non allontanare i dipendenti dal loro ambiente. E per dare maggiore visibilità a questo settore, lungo l’autostrada 438. “Vogliamo costruire una bella fabbrica“, insiste Frédéric Demonfort. “Si deve vedere il tocco del nostro partner olandese. Una fabbrica deve trasmettere i valori dell’azienda e promuoverla, non deve essere solo uno strumento di produzione. Su piccola scala, vogliamo essere parte di questo cambiamento nella visione del settore con persone che sono orgogliose di lavorare per Endupack. “
Attuale sito produttivo della Endupack a Pont-Authou
Si tratta di un investimento importante per l’azienda, fino a 5 milioni di euro, nel pieno di una crisi sanitaria ed economica. Un periodo che Endupack sta attraversando “senza disoccupazione parziale e senza rinvio di scadenze“.
“Prima della crisi avevamo ambizioni maggiori, ma la nostra attività dovrebbe essere la stessa o leggermente inferiore rispetto allo scorso anno. Sarà indolore per i nostri dipendenti e i nostri partner. “
Il trasferimento è previsto per la fine dell’anno 2021. “E questo è solo un passo, non un risultato“, avverte Frédéric Demonfort, determinato a continuare il movimento della società verso l’alto.
Articolo di Anthony Bonnet pubblicato su “Le Courrier de l’Eure” il 25/11/2020 sezione Economia (link all’articolo tradotto)
Fissaggio del carico durante il trasporto: Direttiva Unione Europea 2014/47/UE. Fogli antiscivolo presenti tra i dispositivi per la messa in sicurezza dei carichi.
La Comunità Europea ha stabilito, tramite la direttiva 2014/47, le norme che regolamentano i controlli tecnici su strada dei veicoli commerciali circolanti nell’Unione e la verifica dei relativi dispositivi atti al fissaggio dei carichi per evitare danni a terze parti.
La Direttiva, come tutte le leggi della Comunità Europea, per essere applicabile nel territorio di uno stato appartenete, deve avere una sua legge di attuazione, emanata dal paese stesso.
Per quanto concerne l’Italia, la Direttiva in questione, è stata recepita in data 19/05/2017 con Decreto. Alcuni articoli trattano nello specifico la questione relativa al fissaggio dei carichi durante il trasporto (art. 13).
A questo proposito il nostro partner spagnolo, Safe Pallet, distributore della Endupack, ha svolto un test di stabilità presso ITENE, un ente certificatore spagnolo, secondo lo standard richiesto dalla norma EUMOS 40509. La norma richiede stabilità con una prova di accelerazione a livello del pallet a cui vengono applicate forze di inerzia per almeno 0,3 s. Una durata inferiore delle forze di inerzia potrebbe non determinare la massima deformazione permanente dell’unità di carico deformabile. Per includere gli effetti dinamici nella prova, l’accelerazione va applicata entro 0,05 s.
Il test è stato superato egregiamente dal pallet in prova, evidenziando, ancora una volta, che l’uso di fogli antiscivolo può essere determinante per la stabilità del pallet.
A questo link potrete scaricare le linee guida europee sul fissaggio del carico per il trasporto su strada, ove per altro, si parla dell’uso dei fogli antiscivolo (4.2) e degli air bag fermacarico (4.4)
Di seguito un video del test eseguito lo scorso mese di Agosto nel quale un bancale con 5 strati di cartoni incolonnati, avvolti da film estensibile da 17 my, viene prima sottoposto al test senza fogli antiscivolo e poi con i fogli dimostrando la piena stabilità del bancale.
La catena del freddo è il percorso che un prodotto deperibile deve percorrere per giungere fino al consumatore finale integro. Per integro si intende che non vi devono essere alterazioni che portano all’impossibilità di utilizzo, per esempio per un farmaco o consumo per un alimento. La continuità della catena del freddo viene garantita dall’uso di mezzi, strumenti o ambienti idonei al mantenimento delle temperature consigliate dalla produzione fino al punto vendita; gli alimenti per esempio vanno conservati a temperature variabili: carni: +7°, burro: +6°, prodotti freschi: +5°, latte: +4°, pesce: +2° che sono refrigerati, i gelati a – 22° sono, invece, surgelati.
E’ molto importante che non vi siano durante il trasporto dei momenti in cui la merce resta esposta troppo a lungo a temperature superioria quelle consigliate come ad esempio durante lo scarico della merce o durante le soste per più scarichi nell’arco di una giornata.
Il mantenimento delle temperature è necessario per rallentare il processo di proliferazione batterica di cui sono vittima gli alimenti. Esiste un batterio, il Bacillus Cereus, che si può trovare nella lattuga a foglia verde, la cui resistenza alle basse temperature è notevole, riesce a moltiplicarsi anche a 7 gradi.
Come garantire quindi che la catena del freddo venga rispettata a tutti gli effetti?
Non appena la merce lascia l’azienda produttrice per raggiungere la sua destinazione, percorre una serie di tappe intermedie di transito o stoccaggio, il trasporto tramite mezzi refrigerati è l’unica via per assicurarsi il mantenimento delle corrette temperature, durante il trasbordo la merce è esposta a momenti di variazione della temperatura, in questi casi la minaccia è dietro l’angolo: basta una variazione di temperatura persistente o una differenza di temperatura tra esterno e interno delle confezioni considerevole per creare la formazione di acqua nella confezione. La proliferazione batterica, oltre alla temperatura, è sensibile anche alla presenza di acqua, più acqua si forma, più vi è il rischio che ciò avvenga.
Una soluzione esiste: coperte termiche per pallet.
Consentono di mantiene la merce ad una temperatura decisamente ideale rispetto a quella esterna proteggendola. Le coperte termichepossono essere riutilizzate e possono essere dotate anche di aperture per prelevare singole confezioni dal pallet. Inoltre, essendo anche realizzate su misura, è possibile adattarle a qualunque tipologia di pallet. Sono dotate di fondo per permettere una chiusura ermetica.
La soluzione per la GDO. Le coperte termiche per roll container sono la soluzione ideale per spostare la merce mantenendo una corretta conservazione.
Bibliografia: Alimenti e Bevande (numero di Aprile 2020), Dizionario Internazionale della refrigerazione dell’IIF.Normative di riferimento: Regolamento CE n.178/2002 e DL n.110 27/01/1992
sali igroscopici per metalli, una valida alternativa all’uso dei VCI anticorrosione nell’export di ricambi auto. Più efficaci, economici ed ecologici.
Il mercato mondiale del settore automotive nel mondo ha generato 330 miliardi di Euro nel 2019, l’Italia, che si piazza in ottava posizione, ha generato un export pari a 21,97 miliardi di Euro.
Per preservare i materiali da eventuali danni da corrosione, vengono utilizzate metodologie di packaging che spesso consistono in cartone, plastica, silica gel o argilla e VCI (dall’inglese Volatile Corrosion Inhibitor) come olii protettivi o carta trattata chimicamente.
Malgrado l’uso di parecchi materiali per l’imballo, il danno da corrosione colpisce ogni anno dall’1 al 5% del valore delle merci, una cifra considerevole.
Il processo corrosivo si innesca nel momento in cui l’aria presente all’interno della confezione, a causa di un repentino cambio di temperatura, condensa e precipita sotto forma di acqua. L’acqua si deposita sulla parte metallica e ne causa la formazione di residui che tendono ad ossidare. Grazie al cartone si evitano eccessi di umidità, il cartone è un catalizzatore e tende ad attirare l’umidità; grazie ai disseccanti come silica o argilla, l’eccesso di umidità viene assorbito, grazie ai VCI si evita la corrosione; ultimo elemento la plastica, grazie ad essa si sigilla il prodotto evitando eventuale accesso di aria che può innescare il processo più volte durante il tragitto della merce.
La corrosione inizia quando la percentuale di umidità relativa raggiunge il 65%, grazie a tutti i dispositivi sopraccitati la si riesce a tenere al di sotto di tale percentuale, ma c’è un modo per tenere l’umidità relativa intorno al 20/30% per tutto il tragitto.
Absortech, leader mondiale nella produzione di sali igroscopici a base di cloruro di calcio ed amido, ha effettuato un test presso un suo cliente, esportatore di parti per auto, sostituendo cartone e VCI e misurandone l’efficienza tramite dei dispositivi elettronici durante tutto il tragitto della merce.
Il test è stato effettuato su differenti rotte con differenti tipologie di packaging, differenti modalità di trasporto e differenti transiti e soste. Il risultato finale è che, riducendo la quantità di cartone usata, eliminando i VCI ed utilizzando della plastica che isoli il prodotto assieme a dei sali essiccanti Absortech, è stato possibile mantenere una soglia elevatissima di sicurezza, in termini di umidità relativa pari al 20/30% su tutte le tipologie di test.
Grazie all’introduzione dei disseccanti molto efficienti della Absortech (assorbono umidità sotto forma di acqua fino al 250% del loro peso) è stato possibile ridurre notevolmente i costi e l’impatto sull’ambiente.
Nello specifico sono stati recuperati costi dal tempo di confezionamento, dalla rimozione dei VCI, dall’uso di film meno spessi pari ad un totale del 64%, ultimo fattore, non meno importante, molta meno spazzatura nell’ambiente.
In un momento storico in cui molte aziende si stanno impegnando per ridurre il loro impatto sull’ambiente, è ora di fare la nostra parte!